Editoriale 04/2017
Editoriale 04/2017
IL GIUDIZIO UNIVERSALE.
Da qualche anno mi capita di partecipare alla giuria per: LA FOTO DEL MESE.
Si tratta di selezionare una foto tra quelle inviate da Soci e Allievi. Succede tutti i mesi e alla fine le immagini vincenti di ogni mese vengono raccolte nel calendario per l’anno dopo.
Partecipano alla Giuria con me: il vincitore del mese precedente e la nostra Vicepresidente Silvia.
Fin qui tutto facile, chiaro. Sembrerebbe un compito routinario e dall’esito scontato: insomma si valutano tutte le fotografie e si elegge “la più bella”, stop.
Non è un caso ma il concetto di “più bella” è quanto di più distante da un freddo e razionale calcolo probabilistico di quanto si possa pensare. Non è difficile ma è istintivo, e in questo tutti e tre i giurati sono identici nello sviluppo mentale della loro selezione, ma differenti i risultati. Usiamo idiomi estetici legati alla conoscenza personale, alla nostra predisposizione o meno al cambio radicale di genere fotografico che si intercala tra una immagine e l’altra, alla capacità di relazionarsi con aspetti tecnici e alle regole che condizionano i vari generi e, non certo ultimo, al gusto personale.
Cosa ne viene fuori è qualcosa di davvero strano, un alchimia sempre nuova che spiazza ogni pronostico. Chi pensa che fare una valutazione del genere sia scontato sbaglia di tanto. Cosa ancor più strana è quanto certi colleghi conosciuti per essere capiscuola di un certo genere fotografico a volte scelgano qualcosa di assolutamente diverso dal loro stile (forse per evitare confronti) oppure qualcosa di assolutamente identico alle foto che scattano (forse per rimanere nel recinto di ciò che conoscono bene). Io invece, nel dubbio….tiro a sorte!
Enzo Pertusio