“Autore del Mese” di Agosto

Davide Felloni

Sono nato a Torino nel giugno del 1970 e mi sono avvicinato per la prima volta alla fotografia in gioventù, utilizzando macchine fotografiche compatte, a rullino e focale fissa, di relativa bassa qualità…
Non so dire se e come questi primi scatti, poco più che casuali ed ormai distanti nel tempo, abbiano lasciato segni ed emozioni, tant’è che durante gli ultimi anni del liceo ho iniziato ad essere fortemente incuriosito dal multiforme mondo della fotografia, sul quale mi affacciavo leggendo con assiduità alcune riviste fotografiche di – allora – nuova pubblicazione.
Dalle varie letture è stato naturale il passaggio alla prima reflex, una Minolta x9 con esposimetro elettronico e messa a fuoco rigorosamente manuale, che è immediatamente diventata una fedele compagna di viaggio e di sperimentazioni fotografiche.
Erano per me gli anni del volontariato nel gruppo scout di Settimo Torinese, delle frequenti attività all’aperto e dei campi estivi e con me c’era la macchina fotografica a fissare momenti, luoghi ed emozioni: il “peso” in più da portare nello zaino durante le lunghe camminate, veniva ripagato – una volta rientrati – dalla condivisione delle immagini, diventate principalmente “diapositive” da proiettare in serate scanzonate.
I cambiamenti di vita, la laurea e l’inizio dell’attività lavorativa mi hanno poi indotto un lungo “torpore” fotografico, proprio negli anni in cui si è manifestata la “rivoluzione” digitale della fotografia, che ho comunque abbracciato, senza iniziale convinzione, spinto soprattutto dall’utilità di poter avere immagini su files immediatamente utilizzabili: per un lungo periodo quindi le mie foto sono state dettagli di cantieri ed impianti elettrici, meglio se con la data sovraimpressa (!)
Nel 2012 il risveglio fotografico: ho ricevuto in regalo l’iscrizione al corso base della Società Fotografica Subalpina! E’ stato davvero un ripartire dagli inizi, questa volta però accompagnato da docenti e tutor, con nuovi mezzi e nuovi compagni di viaggio.
Con quel primo corso ho riscoperto il piacere di fotografare, di essere “fotoamatore” nel senso più semplice ed immediato che la parola evoca. Sono così nate le prime esperienze di post produzione, di foto esaminate e commentate in pubblico, di luci in sala pose, di street photography, di progetto fotografico: esperienze che, grazie alla guida ed all’esempio dell’amico Walter, proseguono ancora oggi.
Nel tempo ho acquisito la consapevolezza dell’essere un fotografo “onnivoro” e curioso, scatto principalmente trasportato dalle emozioni che mi generano i colori, le forme e, soprattutto, le persone. Non uso la fotografia come strumento finalizzato a raccontarmi, piuttosto per descrivere situazioni o per evocare sentimenti ed emozioni.
L’esperienza nella Società Fotografica Subalpina è un percorso che tuttora prosegue, ricco di stimoli ed in continua evoluzione: dopo alcuni anni di impegno come tutor nei corsi, oggi collaboro con il Consiglio Direttivo come revisore dei conti e, da un anno, assieme all’amico Giosia, sono docente delle prime due lezioni del corso base di fotografia.
In fin dei conti…sì, la macchina fotografica oggi è nuovamente una fedele compagna del mio cammino!