Editoriale Ottobre 2022 – Un’estate al mare

Con l’estate ormai alle spalle si fanno ragionamenti e valutazioni su quanto prodotto fotograficamente durante le vacanze.

È consuetudine che si diventi più prolifici durante il tempo libero e il relax, più illuminati. 

Sui social si intravedono parecchie immagini di mare, fonte di ispirazione inesauribile.

Tutti i grandi fotografi si sono cimentati con il tema marino, ciascuno spinto da motivi e metodi differenti. 

Mi sovvengono i soggetti naïf di Martin Parr, le spiagge metafisiche di Piergiorgio Branzi, la mattanza del tonno raccontata da Salgado, i profili dei paesi visti dal mare di Max Siragusa o le astrazioni di Bill Armstrong. Grandi autori che hanno forgiato un’infinita progenie di fotografi. Tutti ispirati dalla stessa sostanza fatta di mare e cielo. Come dei pittori, hanno usato il blu al posto del bianco come fondo per la loro tela.

C’è anche chi il blu non l’ha visto proprio ma ha sentito la profondità del mare nell’anima.

Il mare di Mario Giacomelli non è di quelli che appartengono alle antologie marine classiche. 

È un mare introspettivo e forse non è nemmeno un mare ma un pretesto per svelare un’inquietudine. 

Il mare è libertà. Non si possono fisicamente tracciare confini e questa regola vale anche per chi ne prende un pezzetto con una fotografia. 

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