Editoriale Ottobre 2017

Editoriale di Ottobre

Mr.Adams

Non tutti lo ricordano come un fotografo che ha influenzato la storia, Robert Adams, eppure l’ha fatto.
Oltre ai premi internazionali, nel ’71 a trentaquattro anni fece la prima personale al MoMa.
Ha fotografato la trasformazione del New West, ha insegnato, ha scritto parecchio.
Quello che ha fatto di molto importante è dare un senso alle cose attraverso il ragionamento. Ha detto cose anche scomode tipo che: l’Arte nasce dall’infelicità, ma ha anche dichiarato quanta importanza e quanto peso ha un fotografo nella cifratura di una immagine, quanto di se e della sua visione delle cose può farci entrare nell’interpretazione di una scena.
Ci ha spiegato che la rappresentazione di ciò che già esiste rientra nella costruzione dell’immagine tipo “cartolina”, è scontata e ci annoia, e che solo il fotografo interprete può davvero cambiare le cose aggiungendo qualcosa di veramente unico: la sua visione.
Mica facile, ma davvero interessante come spunto per rivedere le nostre posizioni. Abbiamo passato anni cercando di rappresentare il paesaggio con gli occhi dell’altro Adams, Ansel, o di Fontana, o di Ghirri e altri, quando invece non abbiamo pensato di usare solo i nostri di occhi.
L’emulazione in se non ha nulla di diabolico ma non affranca l’estro e ne rimaniamo condizionati.
Imitare le arie di Ghirri o altri ci dovrebbe dare sicurezza per solidificare le basi per poi cercare strade nuove, questo è il senso delle cose, e questo ci insegna Robert Adams, a non smettere di cercare, soprattutto noi stessi.

Enzo Pertusio