Editoriale Giugno 2021: Buone e Cattive

Editoriale Giugno 2021

Buone e Cattive

Scianna dice: una buona fotografia non può migliorare il mondo ma una cattiva può peggiorarlo. 

Dagli torto. Forse la questione è come riconoscerla, una cattiva fotografia.

Ad esempio, le cattive fotografie non fanno la faccia brutta, non ce l’hanno scritto nel frontespizio. 

Un primo distinguo lo possiamo fare da soli non confondendo una fotografia cattiva con una brutta, perché son cose diverse.

E qui la buttiamo in caciara perché apriamo un altro scenario, quello del: fotografie belle versus fotografie brutte. 

Ma poi: possono essere brutte o belle le fotografie?

Non fermiamoci, mettiamo pure quell’altra questione sul sesso delle fotografie: è femmina, dice qualcuno, ma lo scatto è maschio – e così in genere si chiude il cerchio.

Anzi, no. Aggiungiamo ancora la storia sul fatto che le fotografie non si fanno, si prendono, scomodando il buon Szarkowski, embè a questo punto mi è venuto il mal di testa.

Belle, brutte, buone, cattive, prese, scattate, viste, percepite, desiderate, ragionate. Vi siete stancati?

Io un po’ si.

Ho visto fotografie che ho apprezzate, altre meno, di altre ancora mi sono subito disinteressato. Ho visto fotografie usate per testimoniare fatti accaduti, altre per alimentar menzogne e per ciascuna ho creato spazi mentali differenti.

Alcune le ho salvate nel mio hd mnemonico primario, altre in una cartella temporanea della corteccia cerebrale e altre ancora messe direttamente nel cestino, che poi ho svuotato senza troppi clamori o ripensamenti.

Il fatto è che qualcuna di quelle che ho cestinato o dimenticato ho scoperto essere nelle top chart di altri appassionati come me. Quindi, chi ha ragione?

E chi può dirlo.

Stiamo sempre a parlare di fotografia=arte e poi non smettiamo di ghettizzarla, di farla gareggiare come fosse un atleta, di mettere limiti, paletti, fossati, sfumature.

Ciascuno di noi ha un vissuto, una storia personale, un proprio gusto, una propria sensibilità.

C’è chi non metterebbe mai il parmigiano sulle cozze eppure l’ho visto fare, che vuol dire, magari erano buone.

Qualcuno pensa che Peter Lik sia un cialtrone, ma lui fa milioni con le sue foto, sbaglia? E chi l’ha detto!?

Non sarebbe molto più facile riporre le armi e fare spallucce piuttosto che brandire teorie e opinioni su qualunque argomento, di cui magari non sappiamo niente, ma ci sentiamo in diritto di dire la nostra solo perché abbiamo un account?

Quante domande in questo editoriale, ma di risposte non ve ne vorrei dare, altrimenti il mio politeismo (da polite, essere rispettoso, ma anche da poli, molteplicità, nell’avere differenti vedute) risulterebbe vano, e poi… chi ha detto che abbia o voglia dare risposte.

Ve la chiudo col buon Coelho che sosteneva di cambiare il mondo con il proprio esempio, e non con le proprie opinioni.

La morale è: limitiamoci nel fare gli esegeti e produciamo tante foto, belle o brutte serviranno tutte.

Enzo Pertusio

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