Editoriale Giugno 2020: Vecchie news dall’Emilia
Editoriale Giugno 2020
Vecchie news dall’Emilia.
Diceva Luigi Ghirri, il più referenziale degli autori italiani: qualsiasi tipo di linguaggio o forma di espressione, non è più qualcosa di specifico, chiuso e omogeneo, ma il frutto di una serie di relazioni tra i diversi mondi della comunicazione.
Dagli torto.
Lo stiamo facendo anche noi da qualche anno, da quando anche gli argini del foto-amatorismo (per usare le parole del compianto Luigi) sono stati divelti a beneficio delle altre Arti in correlazione con la nostra.
Fotografia è immagine, ma le immagini non sono solo quelle che escono dalle nostre macchine fotografiche, sono quelle che costruiamo nella nostra mente prima ancora di tradurle in fotografia.
La nostra mente è una spugna che raccoglie frammenti del vissuto e del subconscio, i sogni per intenderci, e li mescola, li dosa, li altera e li risputa a nostra somiglianza.
Si fa fotografia guardando uno spot pubblicitario. Fermi al semaforo o davanti ad un’opera d’Arte. Leggendo un libro o ascoltando una canzone alla radio. Chiedete ad un non-vedente che cos’è un’immagine e rimarrete stupiti nello scoprire i dettagli e le emozioni del racconto.
Noi fotografiamo anche quando la nostra macchina è nell’armadio di casa con le pile scariche, quello che ci manca, a volte, è la consapevolezza nel farlo.
È un piccolo sforzo mnemonico quello che dobbiamo mettere in pratica. Si tratta di identificare il momento e appropriarsene, farne memoria. È un processo che già succede inconsapevolmente, perché certi ricordi rimangono aggrappati alle nostre sinapsi e saltano fuori quando non ce l’aspettiamo, ma se noi alimentiamo e alleniamo il nostro guardare trasformandolo in vedere, allora i colori e le forme saranno più nitidi e i pezzi del nostro puzzle si comporranno da soli, o quasi.
La fotografia è sempre presente in noi e attorno a noi. Non dipende dall’ultima tecnologia uscita. Dipende dal nostro vissuto, dal nostro sapere, conoscere, dalla nostra capacità di relazionarci con il mondo esterno. La Fotografia è un viaggio.
Enzo Pertusio