Editoriale a cura di Enzo Pertusio – Spazio ai Giovani

Spazio ai Giovani

di Enzo Pertusio

 

Osservo da tempo, con attenzione, le programmazioni dei musei e delle gallerie in città. 

Almeno da quando un ospite importante che venne in Subalpina alcuni anni fa mi chiese di intercedere con i vertici di Camera per avere uno spazio all’interno del loro palinsesto. Da lì capii quanto complesso e fumoso fosse il meccanismo che regola le scalette degli istituti preposti alla cultura da queste parti.

Fateci caso, negli ultimi anni ci sono stati Doisneau un paio di volte, McCurry ad libitum, Parr, Maier, Capa, Erwitt, Horvat, Lachapelle, Mapplethorpe etc etc, tutti capofila di un periodo o di un genere, tutti splendidi dinosauri. 

Sembra quasi che gli spazi più importanti in città e provincia siano stati destinati solo a illustri deceduti o a fotografi ormai nel limbo degli assurti alla consacrazione.

Vi elenco invece alcune tra le ultime mostre che hanno occupato le sale della Fondation Cartier Bresson a Parigi: Vasantha Yogananthan, Jan Groover, Mathieu Pernot, John Coplans, Gregory Halpern, Marie Bovo; la lista continua. Potrei farvi un altro elenco, quello della Maison de la Photographie, sempre oltralpe, ma non cambia la minestra.

Non c’è nessuna star da botteghino in quell’inventario, forse perché gli investimenti per il futuro si fanno scommettendo su quelli bravi ma meno noti alle masse, altrimenti sono solo celebrazioni.

Non voglio dire che sia sempre così, anche le istituzioni francesi alternano headliners con autori magari meno conosciuti, però la tendenza è quella di promuovere e far conoscere, piuttosto che incensare i soliti noti.

La cultura non ha prezzo, non è un mercimonio eppure sembra che i musei italiani, fatte salve poche eccezioni, siano più attenti a fare cassa piuttosto che fare avanguardia. Senza spazio per quelli che diventeranno i prossimi dinosauri non ci saranno dinosauri.

Non voglio parlar male dell’ennesima mostra di McCurry, anzi sì perché prima o poi ce ne sarà un’altra, ma mi chiedo perché non investire altrettante energie e speranze per un John Doe qualunque. Vi pare?

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