Editoriale a cura di Enzo Pertusio – Ottobre 2025

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Ius Imaginis: Il Diritto all’Immagine nell’era della Fotografia Digitale

Lo ius imaginis rappresenta uno dei nodi più complessi del diritto contemporaneo. Il principio che tutela la rappresentazione della persona umana si trova al centro di una riflessione sui limiti dell’arte fotografica.

La fotografia si colloca in quella zona liminale dove l’espressione creativa incontra la dignità umana. Ogni scatto implica responsabilità morale verso il soggetto ritratto, configurandosi come mediazione tra libertà artistica e rispetto della personalità altrui.

L’evoluzione tecnologica ha amplificato una tensione che, sebbene in essere dai primi del ‘900, è rimasta sopita o indifferente a molti, per decenni.

Il fotografo contemporaneo ha una duplice responsabilità:  preservare la propria visione artistica ma anche rispettare la dignità del soggetto.

Questo equilibrio si manifesta attraverso il consenso informato. La giurisprudenza riconosce la legittimità della ripresa in ambito pubblico quando sussiste interesse generale all’informazizone, mantenendo tuttavia salda la tutela contro l’uso improprio delle generalità altrui.

Occorre sviluppare quella sensibilità etica che consenta di cogliere le sfumature del rispetto reciproco. È un dialogo fumose e difficile da realizzare. L’imperativo che dovrebbe guidare ogni operatore dell’immagine risiede nel riconoscimento dell’altro non quale oggetto di rappresentazione, bensì quale soggetto titolare di diritti, ma così la libertà di rappresentazione, anche artistica, viene amputata.

I legislatori pensavano forse che lo ius imaginis non fosse limitazione alla creatività artistica ma fattualmente lo è. Affinché diventi una prassi artistica eticamente sostenibile è necessario mutuare un atteggiamento capace di trasformare ogni fotografia in atto di responsabile cittadinanza visiva.

Da persona non più giovane mi verrebbe da sbuffare pensando che si stava meglio un tempo, quando la fotografia veniva vissuta con maggiore leggerezza e meno regole o paletti, ma quella, purtroppo, è una stagione finita che non rivedremo più.

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