Editoriale a cura di Enzo Pertusio – Antonio Biasucci

Editoriale a cura di Enzo Pertusio
Settembre 2024

Antonio Biasucci

Ci siamo tutti meravigliati di fronte alle lunghe ricerche fotografiche di Cristina Mittermeier alla Gallerie d’Italia, e magari lì per lì abbiamo riempito gli occhi di quella misura di “enoughness“, quell’abbasttanza che lei descrive come il personale limite minimo per essere felici che spesso è riempito da amenità.

Qual è la misura della sazietà per essere felici? Per sazietà non intendo l’appagamento dell’appetito ma l’arricchimento dello spirito e del sapere in relazione al mondo, alla natura.

Visitare quella mostra riempie gli occhi e il cuore ma la completa sazietà, e sappiate che se non l’avete fatto siete ancora in tempo, si raggiunge scendendo due rampe di scale per finire l visita alle Gallerie d’Italia immergendosi nel mondo di Antonio Biasucci.

La fotografia di Biasucci è ambiziosa quanto complessa, riguarda l’uomo e la sua storia, le sue origini. E’ una narrazione antropologica ma anche una testimonianza costruita con la fotografia dove gli opposti si relazionano: luce e oscurità, vita e morte.

La fotografia può essere il veicolo metaforico per raggiungere altri significati da quelli apparenti.

Un corpo latteo, la mozzarella, diventa un corpo celeste nella visione di Biasucci.

Il latte di immersione si trasforma in atmosfera gassosa che mantiene in sospensione il pianeta bianco. Due semplici elementi, facilmente reperibili nei nostri frigoriferi, con grande tecnica e ambizione si possono trasformare in nuova narrazione.

A futura memoria. 

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