“Autore del Mese” di Febbraio

Roberto Ferrero

Fotografie come “appunti per gli occhi”.

Quando ho sentito per la prima volta questo modo di indicare le fotografie me ne sono innamorato.

Ho iniziato abbastanza tardi a fotografare. In famiglia il fotografare non era una prassi comune, ma riservato solo ad eventi “importanti”.

Quindi, all’età di circa trent’anni ho acquistato la mia prima macchina fotografica, una compatta a pellicola. Da allora, in qualche anno sono passato attraverso il digitale per arrivare alla reflex con annessi i corsi di fotografia. Un’evoluzione qualitativa che mi ha permesso sempre più di uscire di casa sapendo che cosa stavo cercando di fotografare.

Dopo un primo periodo di scatti compulsivi (il digitale aiuta!) gli scatti sono diventati meno e più ragionati.

Perché “appunti per gli occhi” dunque? Principalmente fotografo quando viaggio e la macchina fotografica è diventata una sorta di taccuino sul quale annotare in modo grafico le cose che vedo e che mi colpiscono. Immagini che mi permettono, a casa, di ricordare le emozioni provate sul posto.

Non tutte le immagini sono scatti importanti ma… “appunti per gli occhi”!

 

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