Editoriale Maggio 2025

Editoriale a cura di Enzo Pertusio – Maggio 2025

MOSTRI

Recentemente qualcuno mi ha chiesto se HCB non sia stato sopravvalutato come fotografo. Domanda legittima solo se non conosci la Fotografia. L’ho sentita dire anche dei Beatles, ma senza Beatles non ci sarebbe stata metà della musica che conosciamo oggi, compresi i Byrds, Oasis, e il 90% del Britpop, giusto per dire la prima cosa che mi viene in mente. Idem Bresson. Non c’è una sola fotografia che non trattenga in sé un piccolo capolavoro, Non esiste grande fotografo che non abbia amato e si sia fatto ispirare da Bresson.

Chi pensa di prescindere da quella storia e da quell’esperienza probabilmente ha sbagliato mestiere. Nella recente visita a Camera abbiamo visto Bresson ma anche Moncalvo, un’accoppiata improbabile ma vincente, come il papillon su tuxedo.

Stessa eleganza, stessa ossessione per l’ordine compositivo. Moncalvo, subalpino, manco a dirlo, intraprese un percorso minimalista come il coevo Cantamessa, anche lui transitato nei nostri corridoi. C’è in Moncalvo quella bellezza austera che suscita il piacere dell’armonia e della composizione perfetta.

Se Bresson e le sue foto italiane sono state una conferma, Moncalvo per molti è stata una scoperta o una riscoperta. Se non fosse stato torinese, anche nell’aplomb, probabilmente avrebbe occupato uno scranno più alto nel ranking mondiale dei fotografi.

Indimenticabili entrambi

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